Fusi Orari

13 10 2008

La Terra impiega circa 24 ore per compiere la rotazione di 360° e perciò ad ogni longitudine corrisponde un’ora diversa. In passato ogni paese aveva una sua ora nazionale: l’intera nazione si adeguava all’ora calcolata per il meridiano passante per la capitale. Nel 1893 è stato adottato il sistema dei fusi orari, ideato nel 1859 dall’italiano Quirico Filopanti. Fissato come meridiano zero il meridiano di Greenwich, sono stati definiti altri 23 meridiani, distanziati di 15° l’uno dall’altro. I 24 meridiani rappresentano i meridiani medi al centro di altrettanti spicchi della superficie terrestre, ognuno dei quali è un fuso orario che, per convenzione, ha l’ora del proprio meridiano centrale.
Quando a Greenwich è mezzogiorno, nel fuso a ovest sono le 11, perché a causa della rotazione terrestre qui il Sole arriva con una ora di ritardo. Nel fuso a est sono invece le 13, perché qui il Sole è apparso prima. I confini fra fusi orari vicini, naturalmente, per lo più coincidono con i confini degli stati e non con le rette dei meridiani; questa convenzione ha lo scopo di evitare che l’ora cambi all’interno di uno stesso paese.
Esistono tuttavia eccezioni dovute anche ad altri motivi: Francia e Spagna, per esempio, si troverebbero nel primo fuso, quello di Greenwich, ma utilizzano il fuso orario di Germania e Italia a causa degli stretti rapporti che le legano a questi paesi. La Russia invece, data la sua enorme estensione, possiede ben undici fusi orari differenti.
D’estate, inoltre, molti paesi introducono l’ora legale, che anticipa di un’ora quella del fuso.
Il meridiano opposto a quello di Greenwich rappresenta la linea del cambiamento di data. Chi attraversa la linea venendo da est verso ovest aumenta la data di un giorno.